È stato particolarmente bello e intenso partecipare alla S.Messa e festa di benvenuto al nuovo Parroco che seguirà le parrocchie della Predaia. Ciò che mi ha particolarmente colpita è stato l’aver visto don Riccardo essere accompagnato in questo insediamento dalla comunità di provenienza, Marco, dalla comunità dove era cappellano ,Vermiglio, e dalla comunità che seguirà a partire già da oggi, quella della Predaia.
L’amministrazione gli ha dimostrato fin da subito fiducia, disponibilità, accoglienza, volontà di collaborare. L’aiuto e la collaborazione saranno essenziali data la vastità del territorio e la numerosità delle Parrocchie ( Taio, Segno, Mollaro, Torra, Dardine, Priò, Vervò, Dermulo e Tres).
Don Riccardo ha trovato Casa, anzi tante Case, in una Comunità fatta di donne e uomini responsabili, generosi, laboriosi, inclusivi in un tessuto sociale in cui l’associazionismo è molto diffuso, così come l’azione di volontariato è una costante. Associazioni sportive, culturali, musicali, corali, di promozione sociale, giovanili, per anziani, pensionati, lavoratori, di beneficenza, solidarietà e anche parrocchiale e pastorale.
In fondo il nostro Trentino è proprio vocato al volontariato e alla solidarietà, alla beneficenza, alla convivenza civile, e agli insegnamenti della Chiesa cattolica ispirati ai problemi di natura sociale.E’ per questo che tanto stride pensare che ancora una volta i trentini possano, nelle prossime elezioni provinciali, rifuggire dalle proprie radici e dalla propria identità per gettarsi nelle braccia di quei partiti di destra che non rappresentano i valori sopraesposti.