Una società si riconosce dalle sue prigioni – visita al carcere di Bolzano.

Da Paola Demagri


La visita agli istituti di detenzione è un diritto dei consiglieri e delle consigliere provinciali e regionali, in
ogni momento. Per questo, in questi giorni, una delegazione di consigliere e consiglieri fa visita alle case
circondariali di Bolzano e Trento. Oggi, 16.12.2023, era la volta del carcere di Bolzano. Erano presenti le
e i consiglieri regionali Brigitte Foppa, Madeleine Rohrer, Zeno Oberkofler (Verdi), Sandro Repetto (PD),
Francesco Valduga (Campobase) e Paola Demagri (Movimento Casa Autonomia), accompagnati
dall’avvocato Fabio Valcanover.


“Abbiamo visto ancora una struttura fatiscente, con un livello igienico tremendo,” raccontano i consiglieri
Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga e Demagri dopo la visita. “Il carcere di Bolzano è
sovraffollato. Invece dei previsti 88 detenuti ne ospita ben 114. Lo stato in cui versano le celle supera
ogni immaginazione. In genere ci sono 4 detenuti in brandine piccole; l’angolo del gabinetto è anche
l’angolo cucina. Come anche nelle visite passate, abbiamo notato che la carenza strutturale viene in
qualche modo compensata dall’umanità e dall’impegno che dimostra il personale del carcere. Ma anche
questo è pesantemente sotto organico: dei previsti 75 posti ne sono occupati solo 53 – e solo 33 persone
svolgono servizio di turno, assumendosi un carico di lavoro assolutamente eccessivo, se pensiamo che
si accumula una media di 30 straordinari al mese. Quindi riassumiamo: troppi detenuti e assoluta
carenza di personale,” così i consiglieri.


La delegazione dei consiglieri è venuta a conoscenza, nel corso della visita, di una serie di interventi di
risanamento della struttura che dovrebbero essere avviati in primavera, tra cui il rifacimento del tetto e
della facciata. “Ci pare quindi ovvio che i lavori per il nuovo carcere non sono in vista. Sarà quindi
importantissimo avviare dei lavori seri di risanamento e ristrutturazione sul carcere esistente. In merito a
questo faremo delle richieste politiche in tal senso”, avvisano i consiglieri regionali e provinciali Foppa,
Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga e Demagri.


A questo si aggiunge la richiesta dell’istituzione di un Provveditorato Regionale dell’Amministrazione
penitenziaria (per ora le carceri di Bolzano e Trento sono gestiti a livello del Triveneto), come già
approvato con una mozione a prima firma Dello Sbarba in Consiglio Regionale il 24/01/2018, in modo da
poter gestire in loco la difficile questione della detenzione. Inoltre, si deve tornare ad occuparsi della
questione degli alloggi del personale di vigilanza carceraria, visto che la mancanza di alloggi a prezzo
ragionevole sta alla base della carenza di personale. E resta pressante la questione della formazione e
del reinserimento lavorativo dei detenuti. “Altrimenti il carcere resterà un posto dove chi esce saluta, già
sapendo che ci tornerà presto; e questa è una sconfitta di tutta la società,” concludono i consiglieri.


Foppa, Rohrer, Oberkofler, Repetto, Valduga e Demagri continueranno a occuparsi del tema già sabato
prossimo 23 dicembre, quando insieme all’avvocato Valcanover visiteranno il carcere di Trento.