Carissimi autonomisti e non,
avrei voluto volentieri essere presente questa sera all’incontro popolare organizzato da Casa Autonomia.eu a Celledizzo, ma purtroppo un recente intervento chirurgico me lo impedisce. Sono ugualmente presente con il pensiero. Saluto cordialmente tutti i convenuti. Ricordo con gratitudine il grande consenso avuto dagli elettori della Val di Peio quando candidavo.
Se permettete vorrei dirvi solo brevemente alcune cose. Innanzitutto siamo pienamente coscienti sia dell’importanza di queste elezioni che delle difficoltà a vincerle. E’ sicuramente una strada molto in salita e costellata di passaggi difficili. Bisogna adottare sicuramente tutti i mezzi leciti per conquistare la fiducia sia di chi ha già deciso di votare, sia di chi è restìo ad assolvere questo dovere civico.
I nostri due Consiglieri Provinciali di Casa Autonomia Paola e Michele si sono mossi per tempo e stanno facendo un prezioso ed impegnativo lavoro di comunicazione a tutto campo con incontri su tutto il territorio provinciale e su temi concreti dialogando con il popolo per conoscere i veri bisogni e costruire un programma di legislatura concreto. Ottimo mezzo, e non fine, per realizzare quanto vogliamo è senz’altro l’Autonomia di cui godiamo. La limitatezza e quasi omogeneità del territorio ci permettono di conoscere facilmente la realtà ed i bisogni e conseguentemente di poter intervenire con provvedimenti legislativi ed amministrativi adeguati ed in tempi tempestivi per il bene della Comunità da amministrare. In linea generale sappiamo in cosa dobbiamo impegnarci: la salute bene fondamentale, quando c’è, per permettere all’uomo di essere efficiente; ed intervenire, quando non c’è, per garantire le cure e gli interventi necessari per riacquistarla. Poi c’è l’assistenza che è la sorella della salute. Questa è necessaria per aiutare i più deboli , i più fragili, in particolare gli ultimi che devono essere i primi nelle nostre preoccupazioni.
Poi viene l’istruzione con la scuola che ci da le conoscenze per il lavoro e contemporaneamente ci insegna a vivere coscientemente il mondo reale che ci circonda. Però la scuola non ci da solo l’istruzione, ma soprattutto l’educazione, cioè ci insegna ad utilizzare bene quanto abbiamo appreso per vivere responsabilmente la vita sociale. L’educazione eleva, sublima il nostro operare. Per dirlo con semplicità l’educazione ci insegna ad essere cittadini onesti e responsabili.
Ancora, l’Autonomia ci insegna ad utilizzare bene l’ambiente (casa comune) e quanto contiene, senza abusarne, ma anche senza esserne schiavo sapendo che al vertice c’è sempre prima l’uomo (vedi orso per esempio). E, per continuare, c’è tutto il settore del lavoro e dell’economia con le sue varie distinzioni: agricoltura, artigianato, industria, turismo, comunicazioni ecc.
Sono questi ultimi gli aspetti concreti di quel pane quotidiano che i cristiani chiedono al Signore nel “Padre Nostro”: “dacci oggi il nostro pane quotidiano”. C’è scritto nostro non mio. Ed allora il nostro pensiero non può non andare a chi questo pane purtroppo non ce l’ha o fatica molto ad averne a sufficienza. E qui nasce quella solidarietà locale, nazionale ed internazionale della quale si occupano in modo particolare tante realtà ( sono 2.024 in Trentino) del volontariato Trentino. E’ questo della solidarietà il pane più profumato. Certo cambia il verbo. Non si parla più di dare, ma di chiedere. Ma è un chiedere ancora per dare, ma dare a chi non ha, senza limiti di spazio.
Lasciatemi dire che donare porta più gioia che ricevere. Noi dobbiamo guardare al mondo non dal fondo delle nostre valli, ma da in cima alle nostre montagne. Lo so benissimo che questo è un tasto delicato, ma è qualificante ed in perfetta sintonia con i principi dello statuto del Patt che noi non abbiamo mai rinnegato. Noi abbiamo cambiato vestito e non corpo. Siamo sempre gli stessi: veri autonomisti.
Per non tediarvi chiudo con l’augurio di una buona serata e permettetemi di esprimere un riconoscimento a Paola e Michele per l’impegno che stanno portando avanti, veramente da stakanovisti. Auguro che ogni incontro sia un rifornimento di gasolio per proseguire fino alla stazione successiva e questo fino alle elezioni di ottobre. Come ben potete immaginare il mio contributo di collaborazione politica è dettato solo dalla convinzione morale di dover contribuire alla realizzazione del vero bene comune. Ed infine un augurio al nostro candidato di Valle Zambelli Gianluca. Forza Gianluca.
Un caro saluto a tutti da Luigi Panizza.
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