Prima firmataria del DDL la Consigliera Demagri Paola di Casa Autonomia.eu che ha coinvolto i colleghi di minoranza – in modo particolare il Collega Zanella Paolo con il quale aveva già avviato un percorso nella precedente legislatura – per costruire e depositare un atto innovativo per il nostro sistema sanitario provinciale: l’implementazione della figura dello Psicologo delle Cure Primarie. In alcune regioni ( Puglia, Calabria, Lazio) è già Legge!
L’analisi dei bisogni che ci hanno sottoposto le persone incontrate in questi ultimi anni, le difficoltà degli Psicologi che operano su tutto il territorio trentino a far fronte a tutte le richieste di presa in carico, le innumerevoli richieste di prestazione che arrivano ogni giorno ai Medici di medicina di base e dei Pediatri ci hanno dato motivo per elaborare una proposta che oggi è stata presentata alla 4 Commissione legislativa che ne ha apprezzato l’impostazione. Nei prossimi giorni partiranno le audizioni.
L’istituzione di questo servizio non può più essere rimandata dalla politica, poiché negli ultimi anni è aumentato il bisogno di supporto psicologico e la popolazione è sempre più consapevole dell’importanza della salute mentale, anche a seguito delle difficoltà psico-relazionali del periodo pandemico.
Negli ultimi anni il tema della salute mentale – anche a causa delle conseguenze del lockdown pandemico – è passato dall’essere tema ai margini del dibattito pubblico, all’essere questione centrale da attenzionare e di cui farsi carico. Con l’aumento del disagio psichico degli ultimi anni è andata aumentando di pari passo l’attenzione sul tema e la consapevolezza della necessità di farsene carico, andando a rompere quel tabù che da sempre ammanta il ricorso allo psicologo e agli altri servizi di salute mentale.
Un’emergenza che colpisce soprattutto i giovanissimi, con il 10-20% di bambini e adolescenti colpiti e il 75% delle malattie psichiatriche che oggi insorge prima dei 25 anni.Nel nostro territorio il 4% della popolazione (19.000 persone) soffre di sintomi depressivi, soprattutto donne (il 7%), le persone con difficoltà economiche (10%), disoccupate, casalinghe e pensionate (11%) e quelle che vivono sole. La percentuale di coloro che chiede aiuto a un professionista è aumentata dopo il 2020:
Con l’intervento legislativo ci si propone di dare una risposta diffusa, di prossimità e facilmente accessibile a questo disagio crescente e ai problemi psicologici che interessano sempre più persone. La psicologia delle cure primarie rappresenta il primo livello dei servizi per la salute mentale con un ruolo preventivo, di promozione della salute, di intercettazione del disagio, di diagnosi e cura, di invio ai servizi di secondo livello. Un servizio che lavora in rete, cooperando con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta e i professionisti della salute mentale nel rispondere ai bisogni assistenziali di base di natura psicologica di cittadini e cittadine.
La psicologia delle cure primarie sarà erogata da libero professionisti convenzionati a livello ambulatoriale, nelle Case della comunità e, al bisogno, al domicilio dell’utente fragile, disabile o anziano.
ARTICOLATO
L’articolo 1 istituisce il servizio di psicologia delle cure primarie, definendone le finalità e attribuendo i costi in capo al servizio sanitario provinciale.
L’articolo 2 individua gli ambiti di intervento della psicologia delle cure primarie, dalla prevenzione e promozione della salute mentale, all’individuazione del disagio psicologico, dagli interventi di primo livello di diagnosi e cura, all’invio a servizi di secondo livello.
L’articolo 3 chiarisce l’organizzazione dei servizi di psicologia delle cure primarie all’interno del servizio sanitario provinciale: esercizio libero professionale in regime di convenzione con APSS nel numero di uno psicologo ogni 4 MMG; rapporti con la medicina generale, i servizi di prevenzione e quelli per la salute mentale di secondo livello; setting di cura di prossimità: ambulatoriale, anche integrato con MMG e PLS e nelle Case della comunità, e domiciliare.
L’articolo 4 definisce le competenze, i titoli e requisiti minimi che lo psicologo di cure primarie deve possedere e prevede l’istituzione di un corso specialistico provinciale in psicologia delle cure primarie la cui frequenza costituisce requisito per lo svolgimento della professione di psicologo delle cure primarie.
L’articolo 5 individua la composizione e le funzioni della Cabina di regia delle attività di psicologia delle cure primarie.
L’articolo 6 dà mandato alla Giunta e all’Azienda provinciale per i servizi sanitari di dare attuazione, attraverso proprie deliberazioni, al servizio di psicologia delle cure primarie. Si prevede, tra le altre cose, la definizione delle prestazioni extra-LEA riguardanti la psicologia di cure primarie e l’individuazione degli ambiti territoriali da coprire in ciascun distretto.
L’articolo 7 inserisce nella legge provinciale sulla tutela della salute gli psicologi delle cure primarie tra i soggetti convenzionati del sistema sanitario provinciale.
L’articolo 8 stanzia le risorse per l’attivazione del servizio di psicologia di cure primarie: 2 milioni di euro per l’avvio nel 2024 e 4 milioni a regime dal 2025.