In autunno la natura si prepara a dormire
L’autunno è considerato una stagione ricca di fascino,bellezza e un pò malinconica che però non smette mai di incantare. L’autunno è la conclusione di quell’esplosione di vita e natura che contraddistingue i mesi primaverili ed estivi.
L’autunno del 2021 è stato per la sanità trentina la stagione più colorata di tutto l’anno. E’ stata la stagione del grande annuncio “La riforma sanitaria. Garantire la prossimità delle cure, che deriva da una fortissima spinta territoriale”. Così recitavano tutti i comunicati stampa della PAT e così si scriveva nella premessa della delibera che venne presentata tra ottobre e novembre ‘21.
Un pellegrinaggio sulla via trentina, degli addetti all’Assessorato alla Salute e dei Dirigenti di riferimento; da un Distretto o da un Ospedale all’altro, incontri con le Conferenze dei Sindaci, con la Consulta per la Salute, con i Sindacati, con i commissari della 4 Commissione. E ancora con UPIPA, con gli ordini delle Professioni Sanitarie, con il CAL, in conclusione con tutti i potenziali portatori di interesse della riforma sanitaria. L’esito di ogni incontro fu sempre lo stesso: negativo. Furono fatte critiche costruttive, richiesta di approfondimenti per comprendere il disegno della riforma, introdotta da una delibera di Giunta insufficiente a definirne la cornice.
La Giunta legittimamente tirò dritto, curandosi davvero poco di tutti i pareri pervenuti sia internamente che esternamente del sistema sanitario.
Il letargo invernale, il risveglio primaverile
E dopo l’inverno, il periodo più buio e freddo dell’anno, simbolo del letargo e della migrazione, arriva la primavera. Nel suo abito effervescente ci porta il Regolamento di organizzazione APSS e dei nuovi organigramma.
La Direzione Generale lo definisce momento epocale dopo un lungo percorso di ascolto interno ed esterno.
Con una mail utile a diffondere i link del regolamento si cerca di convincere i dipendenti che :
- si è fatta un’analisi interiore “ ci siamo guardati dentro”
- si sono coinvolti di tutti gli attori “ attraverso il pellegrinaggio sulla Via trentina”
- si tratta di un lavoro di inclusività “ sui tavoli di lavoro erano rappresentate tutte le professioni ?”
- sono stati ascoltati tutti. Ma non è detto che l’ascolto sia stato attivo e soprattutto che si siano considerati tutti gli stimoli pervenuti. I dubbi li ho, mi si permetta, legati al fatto che di quella iniziale delibera autunnale e dei successivi pareri invernali pervenuti, non mi pare che siano stati usati per migliorare il disegno della Riforma primaverile.
Concludo dicendo che finchè gli autori politici e/o tecnici della mail sono tanto autoreferenziali ed hanno pochissima propensione al confronto non avremo mai la svolta di cui oggi il Sistema Sanitario ha esigenza.
La Riforma sarebbe potuta essere lo strumento di coesione e partecipazione tra i nodi ( persone) della rete intra ed extra sistema.
Comunque non ci perdiamo d’animo, vigiliamo attivamente sull’implementazione del regolamento organizzazione sanitaria e attendiamo fiduciosi la prossima stagione sperando che sia quella giusta per tutti noi.